mercoledì 28 settembre 2016

La cazziata

28/01/2016

La cazziata



Nel club di coloro che mi hanno giustamente “cazziato” e’ entrata con merito mia moglie.
Zitta zitta, calma calma, si e’ trasformata da moglie paperotta in moglie cinghiale selvatico quando ha saputo che mi ero offerto come “autista tutto-fare” su qualsiasi gruppo Facebook di Italiani in Olanda e che mi ero anche candidato per fare pulizie in hotel in orari assurdi...
Mi ha ricordato il mitico “Hulk” nella serie degli anni ’80! Peccato non si sia strappata i vestiti di dosso... poteva diventare interessante! ...E per fortuna non ha neanche assunto quel colore verde pisello un po’ vintage... Si e’ solo incazzata tipo Giovanna Mezzogiorno nella scena di quando scopre che il marito la tradisce nel film “L’ultimo bacio” di Muccino.
Mi dice chiaramente che usare il tempo per questi lavori (rispettabilissimi) sarebbe stato solo tempo buttato per noi e per il nostro progetto. Anche se nell’immediato avrei avuto la possibilita’ di racimolare qualche soldo, non avrei ipotecato nulla per il futuro. Effettivamente ancora non siamo “alla canna del gas” economicamente... ed effettivamente e’ molto piu’ logico investire il proprio tempo che buttarlo. Migliorare l’Inglese, imparare l’Olandese, cercare un lavoro a contatto con il pubblico. Questo sarebbe ricostruire nuovamente se stessi. Tracciare una rotta per andare dritti verso il sogno! Questo e’ il punto. 
Se ne e’ uscita con una frase da Bacio Perugina: “Cercare un piano B, distrae dal compiere il piano A”.
Cosi’, neanche rendendonese conto, ha scalzato dalla vetta della speciale Top Ten dei Cazziatoni Sacrosanti, anni e anni di permanenenza di mia madre per quella volta che rovinai le scarpe nuove, di mio padre per quella volta che rubai dei puffi ad una bambina e di quel poveraccio del professore di elettrotecnica per quella volta che risposi “un circuito corto” alla richiesta di definizione di “corto circuito”.
E io, come un malconcio pistolero del West caduto in terra dopo un cazzottone, mi sono rialzato, dato pacche ovunque per scrollarmi la polvere da dosso, aggiustato il cappello e cercato il revolver.
Musica di sottofondo di Morricone, sole in faccia, balla di fieno che rotola spinta dal vento... ho aperto il caricatore, lasciato cadere le pallottole a salve e ho ricaricato con quelle vere.

Ero nuovamente pronto al duello. 
Ero nuovamente nel mio piano A!

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